I Cantaùu

Canti corali della tradizione brigasca

di Carlo Lanteri

Il Coro I Cantaùu (“I Cantori”), formato da circa quaranta elementi, è nato in modo spontaneo nell’Aprile del 2006 dall’amicizia e dalla comune passione per il canto dei suoi componenti, uniti all’attaccamento alle proprie radici e tradizioni brigasche.
Riunisce persone provenienti da molti paesi della Tèra Brigašca e non, anche distanti tra loro, che si radunano una volta al mese per le prove.
Tra questi, quasi tutti gli ultimi depositari della tradizione canora brigasca, i cantori di Verdeggia, il paese in cui le forme del canto tradizionale resistono ancora nell’uso e perciò sono ancora vive.

I Cantaùu  al “Festival della Canzone Dialettale Ligure” a San Giorgio d’Albenga (Sv), 2009

Il coro si propone di raccogliere, di conservare e di diffondere i canti tradizionalmente cantati nell’area brigasca, tanto quelli profani quanto quelli religiosi.
Il repertorio è frutto di una ricerca pluriennale sul campo che continua tuttora ed ha portato al reperimento di circa una cinquantina di brani.
I pezzi in idioma brigasco, tra i più antichi, sono cinque e tutti ad una sola voce; gli altri (quasi tutti polifonici) sono in Italiano (con adattamenti in Brigasco) e sono quelli che più a lungo hanno resistito, che più sono stati cantati, che nel sentire collettivo e nel ricordo dei nostri anziani sono i canti della nostra tradizione, e cansun dë šti àni.
Si tratta di canti corali in cui per generazioni si sono espressi i sentimenti, la gioia di vivere, l’ironia, i ricordi legati al dramma della guerra, l’allegria, la tristezza e la nostalgia del nostro popolo. Cantati durante il lavoro nei campi per alleviare la fatica o nei momenti di festa, nelle
piazze o nelle osterie, riunivano decine di cantori, esperti e non, in una partecipazione collettiva e in una condivisione corale che è cessata, almeno a livello usuale e continuativo, più o meno intorno alla seconda guerra mondiale.

  1. Giletta, Gruppo di Brigaschi a Nizza nel 1839:

è l’immagine più antica che documenti l’uso del caratteristico flauto traverso brigasco, il frìfe

(lo si vede chiaramente, suonato dall’uomo adagiato a terra, a sinistra, in primo piano)

Il coro, che vede la presenza delle donne, adeguandosi ad una naturale evoluzione della tradizione, canta secondo il sistema popolare antico in uso nei nostri paesi, comune a tutto il Ponente Ligure, che utilizza sostanzialmente tre voci: i prìmi (tenori e soprani), i sëgündi (baritoni e contralti) e i bàssi.

Gli strumenti che accompagnano l’esecuzione dei canti in Brigasco sono la fisarmonica, il clarinetto e la chitarra, quest’ultima di uso più recente.
Quanto prima ci proponiamo di introdurre l’uso del frìfe, l’antico flauto traverso brigasco, che è già stato fatto realizzare.
Alcuni componenti del coro indossano l’abito tradizionale brigasco, offrendo così la possibilità di osservare le varie fogge di questo costume, anche nella sua evoluzione storica.

I Cantaùu ad Arnasco (Sv), 2010

I Cantaùu si esibiscono ogni anno al Ëncontrë ën Tèra Brigašca, la prima Domenica del mese di Settembre e dovunque sia richiesta la loro partecipazione. Sono stati presenti nel 2007 al Festival internazionale “Musiche della terra” di Ceriana (Im); nel 2009 hanno vinto il terzo premio per la Sezione Gruppi al “Festival della Canzone Dialettale Ligure” di San Giorgio d’Albenga (Sv) e si sono esibiti nel Teatro “Rina e Gilberto Govi” di Genova Bolzaneto; hanno cantato in diverse località, perlopiù liguri.